La torta di riso si diffuse nelle campagne reggiane nei primi del ‘900, quando le giovani contadine si trasferirono nelle risaie della Bassa, per lavorare come mondine e contribuire in questo modo al sostentamento della famiglia, ai tempi sempre molto numerosa.

Il riso costituiva gran parte della loro retribuzione e divenne presto una componente quotidiana della loro dieta. Per questo, si ingegnarono per creare nuove e gustose ricette con le quali impiegarlo in cucina, anche in veste di dessert. Come tutti i piatti della cucina contadina, anche questo dolce si caratterizza per la sua estrema semplicità, per essenzialità degli ingredienti e per l’elevato potere nutritivo.

Un impasto di riso, latte, zucchero, uova, anisetta e scorza di limone viene cotto in forno, fino a ad ottenere la tipica crosticina croccante in superficie.


Tra le ricette più conosciute e diffuse della Torta di Riso, vi è quella della Signora Marta Ferrari, mondina e rezdora conosciuta e amata da tutta la città. Alla domanda di quale segreto si celasse dietro tanta bontà, Marta rispondeva immancabilmente che era tutto merito dell’anisetta, che unita all’impasto arricchiva con i suoi aromi la golosa pietanza.