Soci Onorari
I Love Italian Food Associazione Culturale nasce per promuovere e tutelare l’autentica cultura enogastronomica italiana nel mondo.
Il progetto nasce dalla passione per i prodotti tipici e per la cucina del nostro Paese, una storia d’amore quotidiana, identitaria, che cambia ed evolve di generazione in generazione.
Insieme alla passione, ci sono anche la consapevolezza e la volontà di valorizzare e mettere al centro della scena i primi attori della nostra enogastronomia all’estero: i professionisti della ristorazione, che ogni giorno contribuiscono a promuovere e tutelare tutto ciò che è 100% italiano.
A tale scopo, I Love Italian Food nomina i Soci Onorari della propria Associazione Culturale, figura prevista dall’Articolo 4, comma “m” dello Statuto, che recita: “Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di nominare i “Soci onorari”, personalità illustri nel campo della ristorazione e in ambito enogastronomico o che si sono distinti per la promozione del Made in Italy.”
I requisiti richiesti per la nomina del Socio Onorario sono i seguenti:
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riconosciuta onorabilità
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personalità che opera nel campo della ristorazione e/o in ambito enogastronomico
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personalità che si è distinta per la promozione dell’autentica cultura enogastronomica italiana all’estero.
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personalità che ha sostenuto e contribuito alle iniziative di promozione del made in Italy di I Love Italian Food.

ALDO ZILLI

ALESSANDRO MICELI

ANDREA RINALDI

CARMINE AMARANTE

CIRO CRISTIANO

DANIELE REPONI

DAVIDE CIVITIELLO

DIEGO MERAVIGLIA

DOMENICO STRANIERI

ENZO OLIVERI

FABRIZIO FACCHINI

FRANCESCO GUARRACINO

GENNARO CONTALDO

LUCA APPINO

LUCA TRESOLDI

MASSIMO MORI

MASSIMO TRINGALI

MICHELE CASADEI MASSARI

OMAR MASEROLI

PASQUALE COZZOLINO

ROSARIO PROCINO

SALVATORE CUOMO

SALVO SARDO

SHIGERU HAYASHI

UMBERTO BOMBANA
DANIELE REPONI
Daniele Reponi è un po’ salumiere, un po’ oste. Ma soprattutto non è uno chef.Il punto di partenza della sua avventura professionale è databile a circa venti anni fa. Nel corso della sua carriera ha lavorato in diversi locali nella provincia di Modena ed ha avuto la fortuna di incontrare persone che gli hanno trasmesso l’amore per la buona cucina ed in particolare per la qualità delle materie prime, oltre all’importanza di convivialità ed accoglienza.È storia recente quella che lo vede creatore di panini a “La Prova del Cuoco”. Ed è la sua passione per i romanzi che ha dato vita a quella che è diventata la sua specialità: il panino raccontato. Ogni panino è creato e conditodal racconto dei prodotti, dei produttori, e delle storie che vi sono dietro
DIEGO MERAVIGLIA
Diego Meraviglia è nato e cresciuto nel nord del Piemonte, al confine con Svizzera e Francia, nello specifico sulle coste del lago Maggiore. Ha vissuto e visitato gran parte del mondo, tra cui Dubai, Giappone, Europa e Nord America. Circondato dal vino fin dalla nascita, i suoi studi professionali sono iniziati nel 2003 quando ha frequentato la scuola di Sommelier certificata a 3 livelli a Milano con l’Associazione Italiana Sommelier. Proseguendo i suoi studi e la sua formazione, ha ottenuto la qualifica di “Master Taster” all’inizio del 2006 prima di trasferirsi a Los Angeles (CA) lo stesso anno. È uno degli autori del libro-corso AIS ‘Food & Wine’, utilizzato in tutto il mondo nei corsi per sommelier e ha scritto un totale di 4 libri pubblicati e numerosi articoli di stampa nel corso della sua carriera. Nel 2008, ha ottenuto la certificazione di 4° livello ‘Gold pin’ con l’AIS (Associazione Italiana Sommeliers) & WSA (Worldwide Sommelier Association) e ha iniziato la sua formazione come insegnante di corsi, relatore pubblico ed educatore. Tra il 2008 e il 2011, Diego Meraviglia è diventato Certified Specialist of Wine (CSW) con la Society of Wine Educators negli Stati Uniti, così come la certificazione con la Court of Master Sommeliers tra le altre certificazioni. Nel 2009 ha ricevuto il prestigioso premio internazionale ‘AIS – Villa Sandi’, dato a soli 15 Sommelier in tutto il mondo per “l’innovazione nella professione di Sommelier”. Nel 2013 al concorso Worldwide Sommelier Association ‘Best Sommelier in the world’, che si è svolto a Londra (Inghilterra), Diego Meraviglia si è classificato 5°. Il concorso ha coinvolto 21 paesi e 26 semifinalisti.
Attualmente è il presidente e uno dei fondatori della North American Sommelier Association e ha lavorato in numerosi ristoranti e hotel tra Italia, Dubai e Los Angeles sia come ‘Beverage Director’ che come consulente. È stato anche un educatore freelance internazionale, oratore pubblico e coordinatore di eventi tra Europa, Stati Uniti, Canada e Cina ed è stato ampiamente presente nell’industria delle bevande e ampiamente menzionato dalla stampa generale.
SHIGERU HAYASHI
Shigeru Hayashi ha vissuto in Italia per 13 anni e fa affari con l’Italia da 38 anni. Dopo essere tornato in Giappone, si è occupato dell’importazione dei prodotti alimentari italiani nel suo paese. Nel suo secondo periodo in Italia a capo dell’ufficio di rappresentanza italiano di Suntory Ltd., si è concentrato sul vino e sui prodotti alimentari ed è entrato in contatto con il commercio di questi prodotti tra Italia e Giappone. Nel 1995 è diventato il primo sommelier professionista giapponese (AIS) in Italia e in seguito ha ricevuto vari premi, tra i quali il Premio Internazionale Caterina De’ Medici, il Premio Internazionale Maria Luigia e il Premio Internazionale Barbi Colombini per il suo lavoro di promozione della cultura alimentare italiana nel mondo. Tornato in Giappone, dal 2008 al 2015 è stato presidente di Eataly Japan, gestendo l’importazione e la vendita di molti prodotti alimentari italiani d’eccellenza. Nel corso degli anni, ha trasmesso la sua passione ed esperienza per i vini e il cibo italiani tramite numerose pubblicazioni, di cui l’ultima nel 2019 intitolata “Il vino italiano e la cucina giapponese”. Dal 2005, ha anche fondato Solo Italia, la sua azienda di consulenza tramite cui si impegna a promuovere il vino italiano in Giappone e di fare da ponte tra i produttori italiani e il mercato giapponese.
SALVATORE CUOMO
Salvatore Shigeta (nato Salvatore Cuomo) è uno chef italiano famoso in giapponese, ristoratore e personalità dei media, noto per i suoi programmi televisivi e libri di cucina focalizzati sul cibo, nonché per i suoi ristoranti in tutta l’Asia. Conosciuto in Giappone come “The Pizza Man” e “The Grand Chef”, si impegna a migliorare la cucina italiana a livello internazionale. I ristoranti Salvatore Cuomo, i servizi di catering, i libri di cucina e i prodotti concessi in licenza sono gestiti da Ystable Corporation, di proprietà e gestiti da Seizaburo Kanayama e Salvatore Cuomo. Salvatore Cuomo è nato a Napoli, in Italia, nel 1972, figlio di padre italiano e madre giapponese. Cuomo è stato ispirato per la prima volta da suo padre che era anche uno chef italiano a Napoli. Ha iniziato alla giovane età di 11 anni, dove si è allenato in cucina e ha viaggiato spesso tra Italia e Giappone. A poco a poco ha imparato a fondere l’arte tradizionale italiana della cucina con l’arte giapponese della perfezione. Qualche anno dopo viaggiò in Giappone con suo padre che aprì un ristorante italiano a Chiba nel 1984. A proposito di quei primi anni Salvatore disse alla stampa che non era una buona esperienza di partenza: “Non mi piaceva affatto il Giappone, quindi dopo un anno, sono tornato in Italia e ho trascorso 2-3 anni a studiare in una scuola di cucina. A 18 anni, sono tornato in Giappone dopo che mio padre si era ammalato e sono rimasto qui da allora.” Cuomo affermò che la cucina italiana stava appena iniziando a diventare popolare a quei tempi: lui e i suoi due fratelli decisero che per avere successo nel settore della ristorazione in Giappone avrebbero dovuto capire la mentalità giapponese del cibo. Passarono un paio d’anni a cercare mercato prima di aprire un nuovo ristorante a Tokyo con quella che Cuomo chiama “originale pizza napoletana”. Da quel momento, a Cuomo è stata attribuita la fama di catapultare la pizza napoletana in Giappone e oggi in tutta l’Asia. Il suo primo lavoro è stato come pizzaiolo a Napoli, dove per la prima volta ha acquisito esperienza nella preparazione di pizze e piatti italiani e ha sviluppato una relazione con il suo mentore, suo padre. A Cuomo è stata attribuita la fama di catapultare la pizza napoletana in Giappone e oggi gestisce e supervisiona più di 77 ristoranti Pizza Salvatore e cinque ristoranti The Kitchen Salvatore Cuomo (a Kyoto, Nagoya e Shanghai, Seul in Corea), nonché Salvatore Cuomo Bros (sotto l’ombrello di XEX), ristoranti informali BOTTEGA, stabilimenti Café al Grazie e Bar Italiaichiba. Cuomo ha fatto numerose apparizioni come ospite in programmi TV come Iron Chef e Buona Sera, un programma di cucina italiana su WOWOW. Ha scritto tre libri: Welcome to Neapolitan Dining Table (1995), Happy Pasta (1997), Sun’s Dining Table (1999), One Life (2010), #PIZZAUNESCO 2016, #PIZZAUNESCO 2017. Nel 2010 il quotidiano Yucasee riportava Salvatore Cuomo in collaborazione con 辻 口 博 啓 氏 Tsujikuchi Hiroshi Akira, chef giapponese pasticcere-cioccolatiere. Nel marzo 2014 ANA (All Nippon Airways) si unisce a Salvatore Cuomo. Lo chef Cuomo ha affermato numerose volte di essere molto attento a non trascurare troppo tempo le sue attività esterne. “È molto importante rimanere nella divisa dello chef. Potrei essere un CEO, ma la cucina è la mia seconda casa. Puoi capire i sentimenti dei tuoi clienti solo lì, non solo chiedendo al personale.” Nel dicembre 2013, lo chef Tsujikuchi Hiroshi a Le Chocolat de H (Giappone), di proprietà di Salvatore Cuomo, vince il premio più alto per un pasticcere al Salon Du Chocolat, concorso internazionale di pasticceria che si tiene a Parigi. Nel febbraio 2014 Salvatore Cuomo ha aperto il suo primo ristorante a Taiwan. TVBS ha riferito che la mossa dello chef avrebbe aiutato il paese con un’iniezione di $ 70 milioni nell’economia. Paul Huaug, pizzaiolo che lavora per lo Chef Cuomo, ha vinto la Caputo Cup (Taipei) a maggio 2014. Paul Huang è il primo pizzaiolo taiwanese ufficialmente riconosciuto dall’Associazione Pizzaiolo Napoletana Italiana). Sempre nello stesso mese Salvatore Cuomo appare su Vogue Taiwan e la televisione taiwanese invadono il ristorante per le settimane successive alla competizione, quando il primo pizzaiolo taiwanese vince per la prima volta un concorso internazionale nella storia del paese. Nel giugno 2014 la rivista taiwanese Bazar ha nominato Cuomo la migliore cosa approdata a Taiwan nel 2014. A giugno 2016 Apri un nuovo ristorante a Manila nelle Filippine BGC: Salvatore Cuomo & BAR Oggi Salvatore Cuomo è vicepresidente, COO ed Executive Chef di Y’s Table Corporation (borsa valori di Tokyo N.2798). È proprietario-fondatore C.E.O. di Salvatore Cuomo International LTD a Hong Kong.
UMBERTO BOMBANA
Nativo di Bergamo, ha iniziato a sviluppare la sua passione per l’arte culinaria al centro di formazione alberghiera e sotto la guida di Ezio Santin all’Antica osteria del Ponte, ora ristorante stellato alle porte di Milano. Nel 1983 era a capo della brigata al ristorante Rex a Los Angeles, dove è stato apprezzato per la sua semplice cucina regionale. Il proprietario Mauro Vincenti ha spesso dedicato la sua location ai party “post Oscar” ospitando altri importanti chef come Gianfranco Vissani, Michel Rostang e Pinuccio Alia. Bombana è arrivato a Hong Kong nel Giugno 1993 per aprire il ristorante Toscana all’interno dell’hotel Ritz Carlton che in pochissimo tempo si è conquistato un posto speciale nel cuore dei tanti gourmet di Hong Kong. Durante i 15 anni trascorsi al Toscana, Bombana ha anche influenzato con le sue consulenze le cucine dei Ritz Carlton di Laguna Niguel, California, Boston, Osaka, Seoul e Singapore. Significativa la sua consulenza al Crystal Symphony Cruise Ship e alla linea gastronomica dei voli di United Airlines’ First e Business Class per tutti i voli in Asia. Nel 2006, è stato eletto Ambasciatore nel mondo del tartufo Bianco d’Alba dall’Enoteca Regionale di Cavour. Conclusa l’esperienza al ristorante Toscana nel Gennio 2008, nell’estate del 2009 Bombana si lancia in una nuova avventura con l’amico collega Roland Schuller. Il loro ristorante, The Drawing Room, in meno di un anno viene premiato con la stella Michelin. Nel 2010, Bombana è pronto per il suo personale grande progetto. Un ristorante che rispecchi la sua filosofia, il suo amore per la cucina italiana, la sua ricerca di preziosi ingredienti provenienti da tutto il mondo. La consacrazione è in seguito arrivata nel Dicembre 2011, con l’assegnazione della tanto ambita terza stella Michelin, primo e unico di tutti i ristoranti Italiani all’estero fino ad oggi. Bombana si è fatto conoscere e apprezzare anche in Cina con l’apertura, nel 2012, di 8 ½ Otto e Mezzo BOMBANA Shanghai (oggi due stelle Michelin) e, nel 2013, di Opera Bombana a Pechino. Due ristoranti diversi ma che rispecchiano l’identità dello Chef bergamasco, che si impegna da anni a promuovere la grande cucina italiana in Asia. Il percorso di Umberto Bombana prosegue con l’apertura, a Giugno 2015, del terzo 8 ½ Otto e Mezzo BOMBANA presso Galaxy Macao, oggi una stella Michelin. Nel 2017 lo Chef inaugura Octavium, il suo ristorante “laboratorio” e nel 2019 si lancia in un nuovo progetto con il collega Master Dim Sum Wong Yiu-Por: NOVE, il suo primo ristorante cantonese.
GENNARO CONTALDO
Gennaro Contaldo, (20 gennaio 1949) è uno chef e ristoratore italiano, noto per la sua associazione con il suo protetto britannico, Jamie Oliver, e la sua collaborazione con il collega chef italiano Antonio Carluccio e la loro serie televisiva della BBC Two Two Greedy Italians. Contaldo è l’ambasciatore del marchio per lo specialista delle vacanze di lusso italiano Citalia. Contaldo è cresciuto nel piccolo villaggio di Minori in Costiera Amalfitana, sviluppando il suo amore per il cibo nei giorni che ha trascorso a caccia con suo padre e suo nonno e raccogliendo erbe per sua madre. Ha iniziato a lavorare nei ristoranti locali all’età di otto anni. Contaldo lasciò l’Italia nel 1969 per Londra, dove si sposò nel 1974. Ha brevemente fondato un’azienda italiana di antiquariato prima di tornare a cucinare. L’ispirazione di Contaldo per cucinare in Inghilterra era in parte dovuta alla disponibilità di selvaggina e funghi, entrambi componenti importanti della cucina amalfitana. Nelle interviste con i media, Contaldo ha spesso espresso il suo entusiasmo per il cibo selvatico foraggiato, in particolare i funghi. In seguito Contaldo lavorò per famosi ristoranti londinesi a St John’s Wood e presso il ristorante Neal Street di Antonio Carluccio a Covent Garden a Londra. Ha lasciato Neal Street nel 1998. Contaldo ha aperto il ristorante Passione, in Charlotte Street, a Londra, nel 1999. Passione è stato insignito del premio “Miglior ristorante italiano 2005” dal Tio Pepe Restaurant Awards. Nell’aprile 2003, Contaldo ha pubblicato il suo primo libro di cucina, Passione, dedicato allo stile di cucina amalfitana. Il libro di cucina ha vinto “Gourmand World Cookbook – Best Italian Cuisine Book” per il 2003. Il suo secondo libro, L’anno italiano di Gennaro, è stato pubblicato nel settembre 2006. Il suo terzo libro, Gennaro’s Italian Home Cooking, è stato pubblicato nel settembre 2008 e il suo quarto, Gennaro’s Easy Italian, è stato pubblicato nel marzo 2010. Il suo libro più recente, “Panetteria: Gennaro’s Italian Bakery”, è stato pubblicato a settembre 2016. Contaldo è anche famoso per la sua associazione con il suo protetto, Jamie Oliver, che ha insegnato per la prima volta al Neal Street Restaurant negli anni ’90. Da allora i due chef hanno mantenuto una stretta amicizia e un rapporto professionale. Contaldo è apparso in molti programmi televisivi di Oliver, come The Naked Chef. Ha fatto un’apparizione comica come uno dei sous-chef di Oliver su Iron Network America di Food Network, in una battaglia contro il famoso chef italo-americano Mario Batali. Contaldo ha anche sviluppato menu e ha formato chef per la catena di ristoranti britannica di Oliver Jamie’s Italian, di cui è partner commerciale. Nel 2011 ha girato le regioni italiane insieme a Antonio Carluccio in una serie in quattro parti per la BBC, “The Two Greedy Italians”. Questa è stata seguita da una seconda serie trasmessa nel 2012, “The Two Greedy Italians: Still Hungry”. Contaldo è apparso in cucina in numerosi altri programmi televisivi. Nel Saturday Saturday Show della BBC Saturday Kitchen, ha stabilito un record di 16,36 secondi per fare una frittata di tre uova. Nel 2014 gli è stato anche assegnato un Guinness World Record per il maggior numero di ravioli realizzati in due minuti. Dal 2010, quando lo ha fondato, Contaldo si è caricato regolarmente sul suo canale YouTube. Inoltre appare spesso sul canale YouTube di Jamie Oliver. Al 28 maggio 2019, il canale di Contaldo ha ricevuto 26.119.052 visualizzazioni e ha 455.198 abbonati.
LUCA APPINO
Luca è nato e cresciuto nella zona di Torino, ai piedi delle Alpi, dove la sua famiglia vanta una lunga tradizione vinicola. La sua prima destinazione è stata Bodrum, in Turchia, dove lavorando con un gruppo di ospitalità internazionale ha scoperto una grande varietà di cibi euro-asiatici, nuovi gusti e sapori del sud del Mediterraneo. Più tardiè tornato in Italia, dove ha lavorato per 4 inverni consecutivi in un’osteria a conduzione familiare sulla stazione sciistica delle Alpi, Soulze DÓulx.Successivamentesiè trasferitoe ha lavoratonella parte meridionale dell’Italia, dove ha imparato il significato di autenticità e varietà della cucina italiana e mediterranea. L’autenticità, la semplicità, la passione, la qualità e l’amore per i prodotti sono concetti strettamente legati alla sua filosofia di Food &Beverage e al tipo di cucina che voleva esportare nel mondo. La svolta della sua vita arriva nel dicembre 2004, quando sbarca a Bangkok per aprire Enoteca Italiana, un nuovo ristorante e cantina in città. Nel 2008, come socio fondatore, lancia con orgoglio “La Bottega di Luca”, un ristorante che abbraccia pienamente la sua visione del Food &Beveragee l’idea del cibo artigianale, che unisce la passione del produttore e dello chef. Dopo questo passo, ha sviluppato molti altri progetti nell’area di Bangkok tra cui Pizza Massilia, la prima pizzeria Gourmet in Thailandia. Il suo motto? “Do it with passion, do it better”
ALDO ZILLI
Aldo Zilli è un premiato chef e ristoratore specializzato in cucina italiana, vegetariana e di mare. Uno di nove figli, è nato nella piccola città di mare di Alba Adriatica nella regione centrale italiana dell’Abruzzo e ha imparato prima la cucina casalinga italiana da sua madre, poi presso un istituto alberghiero. È stato il fondatore e chef-patron di alcuni dei ristoranti più interessanti e innovativi di Londra, Signor Zilli, Zilli Green, Zilli Café e Zilli Bar. Il suo ristorante italiano di pesce, Zilli Fish, è stato un’istituzione a Soho ed è rimasto aperto per oltre 15 anni fino a marzo 2012, quando Aldo ha deciso di appendere al chiodo il camice dello chef e di lanciarsi in altre imprese. Attualmente è consulente capo del San Carlo Restaurant Group.
Aldo ha scritto 10 libri tra cui due autobiografie, Essere Zilli e La mia infanzia contadina italiana, oltre a vari libri di cucina. Fresh & Green: oltre 100 nuove entusiasmanti ricette vegetariane’ è stato inserito nella Top Ten Cookery Books 2012 del Telegraph. Ha anche scritto per molte pubblicazioni tra cui The Sun, e attualmente scrive una colonna settimanale per il Daily Express Saturday magazine e presenta uno show bisettimanale su Soho Radio.
L’ottimo cibo e la personalità esuberante di Aldo lo fanno apparire regolarmente in televisione e alla radio sia come presentatore che come chef. I suoi numerosi crediti includono la partecipazione come giudice a Celebrity Masterchef nel 2014 e 2015, Who’s Doing The Dishes?, The Alan Titchmarsh Show, This Morning e Daybreak per ITV, Lorraine, Through the key whole con Keith Lemon, Jeremy Vine, Celebrity Chase, Big star little star, Put Your Menu Where Your Mouth Is, e Country Show Cook Off per BBC2, The One Show, BBC3’s The Real Hustle, e il suo documentario ITV in prima serata Home Is Where The Heart Is.
Ha conquistato la nazione con le sue performance su ITV’s Celebrity X Factor, arrivando fino alle ultime fasi della competizione, e ha anche guadagnato un enorme seguito su Celebrity Fit Club, dove ha mostrato la sua personalità dinamica e ha portato la sua squadra alla vittoria, guadagnando una nuova figura snella nel processo e scatenando una passione per la salute e il fitness, che ha ancora oggi.
Ha lavorato con molti marchi, tra cui Thomson Airways e Philadelphia, e ha avuto una campagna pubblicitaria televisiva di grande successo con Kellogg’s Optivita. Il suo lavoro di consulenza include quello con la catena di takeaway italiani Firezza nel 2015-2016, e la catena di ristoranti italiani Prezzo, dove il suo premiato VIPizza ha avuto un grande successo e lo ha portato a collaborare con M Kitchen al supermercato Morrisons a livello nazionale dove ora ha otto prodotti nella loro gamma, tra cui il formaggio DIVO.
Aldo è regolarmente nei media. Ad esempio, ha fatto un OK! Mag in esclusiva nel novembre 2019, è apparso recentemente su ITV’s ‘John and Lisa’s Weekend Kitchen’, appare regolarmente su ITV’This Morning’ e ‘ Good Morning Britain’ ed è stato un vincitore del più recente ‘Celebrity Hunted’ su Channel 4 alla fine del 2019.
Aldo è anche ben noto per le sue dimostrazioni/masterclass di cucina che sono molto popolari, sia qui nel Regno Unito che all’estero.
Aldo è stato un forte sostenitore di una serie di associazioni di beneficenza nel corso degli anni ed è attualmente Patron per l’ente di beneficenza Bowel Cancer UK.
ANDREA RINALDI
Nato a Montecatini Terme nel 1964, Andrea è stato eletto Presidente dell’UK Sommelier Association nel marzo 2007 e Presidente AIS/UK (adesso Club AIS Londra) nel gennaio 2007. Ha ricevuto la Laurea in Hotel & Catering Institutional Managment dal Westminster College nel luglio 2000, Il Certificato di Sommelier Professionista AIS nel gennaio 1994 e il Certificato di Barman AIBES nell’aprile 1990.
Dopo aver vinto il concorso nazionale UKBG (UK Bartender Guild, di cui Andrea è orgoglioso membro del comitato) tenutosi presso l’Hotel Savoy, Lunedi 15 Maggio 2000 ha orgogliosamente rappresentato la Gran Bretagna al concorso mondiale IBA (International Bartender Association) tenutosi a l’Hotel Mandarin di Singapore, 6-11 novembre 2000.
Nel corso degli ultimi 30 anni Andrea ha lavorato in alcuni dei migliori Hotels e Ristoranti di Londra; per citarne alcuni, The Savoy, Hotel Marriott, The Royal Commonwealth Society Club, quest’ultima è di proprietà di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, The Neal Street Restaurant, di proprietà di Antonio Carluccio e anche presso il Selfridges & CO a Oxford St. come wine advisor. Andrea ha iniziato a lavorare come agente di vendita dodici anni fa supportato da aziende vinicole ben note come Rocca delle Macie e Berlucchi, e per SPI come Wine Ambasssador (Ornellaia, Masseto, Frescobaldi e Achaval Ferrer). Andrea è anche consulente freelance per bar, alberghi, ristoranti e wine shop per qualunque cosa che concerne il business del vino e delle bevande. Recentemente Andrea Rinaldi è stato insignito della “Stella al Merito del Lavoro” con titolo di “Maestro del Lavoro” rilasciato dal Ministero Degli Esteri e della Cooperazione Internazionale con Decreto del Presidente della Repubblica. L’onorificenza è stata consegnata a Londra dall’Ambasciatore Pasquale Terracciano e il Console Generale Massimiliano Mazzanti in occasione della festa della Repubblica, tenutasi all’Istituto Italiano di Cultura del Ministero degli Esteri.
ENZO OLIVERI
Il talento dello chef Enzo Oliveri va oltre la semplice cucina. È anche un appassionato promotore della dieta mediterranea rinomata per essere la più sana del pianeta e ha viaggiato fino in India come ambasciatore, dove è stato anche giudice e mentore alle Olimpiadi dei Giovani Chef del 2016.
La passione di Oliveri per la cucina è iniziata alla tenera età di sei anni dopo aver osservato i pasticceri al lavoro nella sua nativa Sicilia.
“L’autentica cucina italiana è regionale. Sono nato nella bellissima isola di Sicilia e ho avuto una passione per il cibo fin da bambino”.
Gli evidenti benefici di una dieta mediterranea hanno portato Oliveri a collaborare con professionisti della medicina e ad unirsi al movimento Slowfood come chef ambasciatore.
Viene regolarmente chiamato dal governo italiano, dall’Ambasciata e dall’Istituto Italiano di Cultura per aiutare a promuovere il cibo italiano e la vita sana attraverso mostre, cooking show, master class, cene di gala e banchetti.
Oliveri ha trascorso gli ultimi 20 anni a Londra, superando con successo la recessione del 2008 e facendosi un nome aprendo una serie di ristoranti e una scuola di cucina a Bromley di cui è ancora chef patron.
Il suo ultimo ristorante a Piccadilly si chiama “Tasting Sicily Enzo’s Kitchen”, ed è specializzato nella cucina tipica siciliana con un’enfasi sulle ricette descritte dall’autore Andrea Camilleri nei suoi romanzi e negli adattamenti televisivi della popolare serie del commissario Montalbano.
È tuttora proprietario di un ristorante e amministratore delegato di una catena di ristoranti e nel febbraio 2017 la “Federazione Italiana Cuochi” lo ha eletto presidente della FIC UK.
Continua a tenere sessioni occasionali alla West London University ed è famoso per i suoi programmi televisivi di cucina con Michael Roux (Kitchen Impossible su ITV nel Regno Unito), in Sicilia con Aldo Zilli per ‘Aldo ed Enzo in Sicilia’ e BBC Good Food, Gordon Ramsay (Channel 4) e Paul Hollywood in City Baker per Food Network.
Il suo repertorio comprende lavori per Princess Cruises, World Disney, Hilton International, Corinthia Palace, Trust House Forte e vari resort in tutto il mondo. Oliveri ha cucinato per numerosi primi ministri, leader mondiali e VIP tra cui la principessa Diana, Madonna, Tom Cruise, John Travolta, Al Pacino, Kim Basinger e molti altri.
Lo chef Enzo ora fa anche parte dell’International Hospitality Council ed è giudice delle olimpiadi dei giovani chef.
MICHELE CASADEI MASSARI
Michele Casadei Massari è uno chef italiano che vive a New York City e crede appassionatamente in queste cose: il potere dell’auto-espressione, l’importanza della creatività, la bellezza nelle esperienze sensoriali e la verità nella scienza.
Un vero uomo rinascimentale, imprenditore, fotografo concettuale, produttore esecutivo di libri e musica, oratore pubblico, consulente cinematografico, designer di T-shirt e insegnante appassionato, solo per citare alcune delle sue vocazioni. Nato nel 1975 tra le mura della sua amata Riccione e cresciuto a Bologna, Michele si è trasferito a New York City nel 2009 e da allora ha basato lì il suo mondo di esplorazione e opportunità. Ricevendo una potente educazione dalla famosa Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Michele ha tradotto le sue preziose competenze e curiosità acquisite durante gli studi per affermarsi come uno dei più ricercati Executive Chef e consulenti nel mondo. È il fondatore ed Executive Chef di Lucciola e di quattro ristoranti “Piccolo Cafe” a New York City. Creativo ed espressivo. Visionario e guidato dai dati. Alimentato da squisite esperienze sensoriali e da una sete infinita di esplorazione e conoscenza. Michele è un devoto studente del mondo, un inseguitore di sogni e un promotore di altri talenti artistici italiani. Come Executive Chef, ognuna delle sue passioni personali si fonde in un flusso senza soluzione di continuità di cibo visionario, texture ponderate e colori brillanti che sono sicuri di deliziare, ipnotizzare e ispirare. Michele crede che i valori più importanti siano l’amore, l’amicizia e il sostegno. La sua più forte individualità deriva dalle parole del drammaturgo e poeta italiano Vittorio Alfieri: “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”. Il motto di Alfieri, tratto da una lettera (Lettera responsiva a Ranieri de’ Casalbigi, 1783), si riferisce alla sua forte forza di volontà.
ROBERTO CAPORUSCIO
Roberto Caporuscio ha iniziato le sue autentiche abilità di pizzaiolo direttamente dalla fonte – l’Italia. Roberto è nato e cresciuto in una fattoria a Pontinia, Italia, dove ha sviluppato le sue capacità culinarie producendo e vendendo formaggio. Tuttavia, è stato a Napoli, il luogo di nascita della pizza, dove è andato a studiare l’arte e il mestiere della pizza napoletana con i maestri della pizza più talentuosi, tra cui Antonio Starita. Dopo essersi formato con i migliori, ha aperto due pizzerie di successo a Pittsburgh, PA, poi A Mano a Ridgewood, NJ, e infine a New York City nel 2009 ha aperto Kesté Pizza & Vino su Bleecker Street, seguito da Don Antonio a Midtown nel febbraio 2012.
Roberto è diventato uno dei pizzaioli più apprezzati dai suoi colleghi e dai media, acclamato dalla critica come “#1 Pizza in New York” dal New York Magazine, “Best Pizza” nello stato di New York dal Food Network Magazine e tra i primi 25 “Best Pizza Places in the US” da Food and Wine.
Appassionato sostenitore dell’industria della pizza napoletana, Roberto è presidente degli Stati Uniti della PAF Pizza Academy Foundation, l’organo di governo italiano d’élite che insegna l’arte di 300 anni fa della pizza napoletana e certifica l’aderenza alle procedure autentiche. Il maestro della pizza è chiamato da numerosi ristoranti in tutti gli Stati Uniti, per consulenze private, e conduce un corso intensivo di dieci giorni di pizza napoletana in cui rilascia la certificazione APN (Associazione Pizzaiuoli Napoletani) agli aspiranti pizzaioli/ristoratori napoletani di tutto il mondo.
Attualmente, Roberto è il presidente e proprietario di Kesté Pizza & Vino, dove tra l’altro insegna l’arte del formaggio alla scuola di pizza della sede di Fulton.
RAFFAELE SOLINAS
Arrivato a New York City con una valigia piena di 45 coltelli, innamorato dello skyline della città e della promessa della Grande Mela, è arrivato pronto a cucinare.
Il viaggio culinario di Raffaele in America è iniziato nella rustica città di Alghero, in Sardegna. Ha studiato presso l’Istituto Professionale di Management Alberghiero e di Ristorazione e ha trascorso le sue estati lavorando presso i ristoranti a 5 stelle Hotel Corte Rosada e Baia di Conte. Dopo la sua laurea, si è unito a Princess Cruises Lines, navigando in Alaska, Australia, Europa, India e Caraibi. Una fatidica mattina, mentre si avvicina al porto sul fiume Hudson, Raffaele sa di aver trovato la sua casa. Tornò in Sardegna e comunicò a tutti la sua decisione di trasferirsi a Manhattan.
Una volta a New York, iniziò a lavorare al Giovanni 25, un accogliente ristorante dei quartieri alti. Ha affinato le sue abilità come chef de cuisine e ha imparato il funzionamento interno della scena dei ristoranti di New York. In seguito si è unito allo staff del ristorante Baraonda come Executive Chef. Quattro anni dopo, ha aperto il suo ristorante, Osteria del Sole, in una zona tranquilla del Greenwich Village come tributo alla sua patria, la Sardegna. Raffaele tratta il cibo come una celebrazione, canta le lodi degli ingredienti freschi, preparati semplicemente, mescolando solo i migliori ingredienti italiani con il suo stile di cucina preferito, “A la Minute” Raffaele attribuisce i piatti dal sapore intenso, incantevole e succulento che prepara alla ricca tradizione culinaria dei suoi antenati. Uno chef professionalmente preparato e orientato ai risultati che stabilisce standard elevati in tutti gli aspetti del lavoro con una vasta esperienza nel settore alberghiero e della ristorazione.
Ora è proprietario ed Executive Chef dell’Osteria Brooklyn ed è il vicepresidente dell’AICNY (Associazione Italiani Cuochi New York).
DAVIDE CIVITIELLO
Davide inizia a soli 9 anni a lavorare nella pizzeria “Da Gennaro” di Vincenzo Costa, che lo prese sotto la sua ala protettrice insegnandogli tutti i segreti del mestiere: delle ore che passava in quel locale ricorda soprattutto i suoi insegnamenti, riguardanti prima ancora che l’arte della pizza, quella della vita.
Poco dopo i suoi 18 anni decise che era arrivato il momento di mettersi alla prova: lasciò quindi quella pizzeria che era ormai diventata come una seconda famiglia, per iniziare il suo percorso di crescita professionale e personale, che lo portò all’incontro con Rossopomodoro.
In un momento storico in cui la pizza era vista come un tabù inviolabile, qualcosa da mantenere quanto più possibile ancorato alla tradizione, Rossopomodoro sperimentava ricette e impasti completamente nuovi, ponendosi in modo fortemente innovativo all’interno di questo mondo.
Questa voglia di mettersi in gioco lo ha portato a raggiungere un importante obiettivo: la vittoria, nel 2013, del 12° Campionato Mondiale del Pizzaiuolo “Trofeo Caputo”. Questa vittoria ha sancito l’inizio della sua collaborazione con Caputo, il Mulino di Napoli.
Grazie al Mulino Caputo, ha imparato quanto fosse importante, oltre al saper fare bene il suo mestiere, conoscere i dettagli che si celano dietro gli ingredienti, e il modo migliore per adoperarli.
Dopo tanti anni che fa questo mestiere, ha capito che il segreto è non sentirsi mai arrivati: giorno dopo giorno, non perda mai occasione per imparare qualcosa di nuovo, approcciando a questo lavoro sempre con lo stesso entusiasmo del primo giorno.
FABRIZIO FACCHINI
Fabrizio Facchini, con sua moglie Samira, è lo Chef e proprietario del piccolo Boutique Hotel e Ristorante “Antico Borgo ad Arcevia, Regione Marche” in Italia dal 2009. Padre di quattro meravigliosi bambini, è stato riconosciuto e pubblicato nella Guida Michelin Italia dal 2012 e in altre prestigiose guide, riviste, stampa e food blog in tutto il mondo.
Si è trasferito dall’Italia con la sua famiglia a San Diego e dal 2017 vive nello stato di New York. Fabrizio è un Executive Chef e Business Owner negli USA ed è stato premiato dalla Camera di Commercio Italiana di New York per il suo lavoro nel portare l’autentica cucina italiana negli USA. Ha aperto e sviluppato diversi progetti e ristoranti come Clandestino & Facchini’s a San Diego, Taverna Novo a Saratoga Springs nell’Upstate NY, Cotto – Cucina Italiana nel nuovo Renaissance Hotel a Chelsea New York, Stellina Ristorante a Oyster Bay NY e nel 2020 ha rilevato la storica Cardinali Bakery a Long Island, fondata nel 1990. Con questo nome ha fondato i Cardinali Italian Markets situati a Osyter Bay e Syosset NY.
Fabrizio fa parte dell’Alleanza dei cuochi di Slow Food in Italia e negli USA. È il co-presidente di Cooks Alliance Slow Food USA e Cooks Alliance President Slow Food New York State. Ha partecipato a Denver allo Slow Food Nations Festival 2018 dove ha cucinato allo Zero Waste Family Meal con Massimo Bottura e altri famosi chef. Nel 2018 è stato anche invitato a cucinare una cena alla prestigiosa James Beard House.
Nel 2019 ha creato la Cucina Italiana al SFN2019 invitando e collaborando con rinomati Chef, Food Lovers, Autori come Antonio Starita, Alex Seidel, Alice Waters, e molti altri.
Fabrizio è membro del consiglio di amministrazione come consigliere di AICNY (Association Italian Chefs Of New York). Fabrizio è anche coinvolto in altre fondazioni e organizzazioni non profit come Food For Soul, Nature Kids in Costa Rica, Sons of Italy, NoKidsHungry, FoodBankNY, Noah Homes San Diego e altre. È apparso su Food Network e altri programmi televisivi. La sua collaborazione in eventi di raccolta fondi come il NYCWFF e City Harvest con amici chef come Rocco DiSpirito, Geoffrey Zakarian, Guy Fieri, Lidia Bastianich, Michele Mazza, Cesare Casella e molti altri ha permesso di raccogliere fondi per aiutare comunità e cause.
Fabrizio è anche Brand Ambassador per Urbani Truffles, Pasta Di Martino e DiSano Pistacchio di Bronte. Dal 2020 Fabrizio fa parte dell’Associazione Italiana Ambasciatori Del Gusto.
FRANCESCO GUARRACINO
Francesco Guarracino è oggi l’Executive Chef nellacucina del Roberto’s Abu Dhabi, sulla costa dell’isola Al Maryah. Di se stesso dice che nelle vene non gli scorre sangue ma salsa di pomodoro. All’eta di 11 anni era già con le mani in pasta, malgrado la disapprovazione del padre, anche lui cuoco, che all’epoca lavorava nella cucina del Don Alfonso 1890. Francesco, dopo aver lavorato in molti locali rinomati in Italia, ha intrapreso le sue avventure all’estero: Monte Carlo, Parigi, Spagna, Inghilterra.
Durante il periodo in Gran Bretagna nei 22 locali della catena Piccolino prima, e poi come executive chef dei ristoranti del gruppo San Carlo, ha imparato rigore e disciplina, che uniti a creatività e fantasia, lo hanno reso un professionista richiesto. Prima del Roberto’s, Francesco è stato alla guida del Bice Mare a Dubai, rendendolo in pochi anni uno dei punti di riferimento della cucina italiana in città. Per Francesco la cucina è un posto bello dove avere voglia di stare a lavorare i preziosi prodotti dei piccoli artigiani italiani, quelli che, come dice lui, sorridono quando fanno le cose buone.