Amata in tutto il mondo, presente nel cinema e nella letteratura, la mortadella è il prodotto gastronomico bolognese per antonomasia tanto che le parole “mortadella” e “Bologna” sono ormai diventate sinonimi.

Sembra che il suo nome originale risalga all’Impero Romano: secondo alcuni, infatti, deriverebbe dalla parola “mortarium”, il nostro mortaio, allora usato per schiacciare la carne di maiale. La ricetta della mortadella viene da sempre gelosamente custodita: la storia narra, infatti, che nel 1706 l’etnografo Labat, di passaggio a Bologna, rimase colpito da questa specialità e iniziò a chiedere quali fossero gli ingredienti utilizzati nella sua preparazione. I cittadini di Bologna, gelosi del proprio prodotto, fecero ricorso all’inganno e alla segretezza, raccontando a Labat come la mortadella fosse preparata con carne di manzo, di cinghiale oppure di asinelli appena nati.

Con l’avvento del Novecento la fama della mortadella oltrepassò i confini nazionali per raggiungere il Titanic. Il menu autentico della cena del 14 aprile 1912, recentemente battuto all’asta, testimonia come, tra i piatti proposti nel buffet servito in prima classe, fosse presente anche la “Bologna sausage”, un salume molto apprezzato nel Nuovo Mondo.

Photo by Consorzio Mortadella Bologna