Il Lesso di carne è una preparazione ancestrale, risalente addirittura all’uomo primitivo. In Italia, il Carrello dei Bolliti nacque nell’alto Medioevo, ed appartiene ad una tradizione che accomuna tutta «la mezzaluna del bollito», che abbraccia l’Emilia e il Veneto, la Lombardia e il Piemonte. Un tempo la carne era costosa, ed il Bollito veniva preparato solo nelle occasioni più importanti, per solennizzare le feste religiose o famigliari.
L’usanza di associare questo piatto a una funzione celebrativa e quasi “sacralizzante” permane ancora oggi, tanto che il Bollito è il piatto forte del pranzo di Natale.
Il Carrello del Lesso è composto da diversi tagli di carne di diversi animali, anche se la tradizione fornisce un elenco dettagliato dei classici che non possono mancare, come la spalla, il manzo, la lingua e la punta di vitello. La versione emiliana aggiunge anche zampone e cotechino, confermando così il suolo tra il parmense e il modenese come la terra che più rende onore alle carni del maiale. Peculiarità squisitamente reggiana è invece la gallina ripiena, farcita con un impasto a base di uova, pangrattato e abbondante formaggio.
Il primo comandamento per preparare un Lesso che si rispetti esige che la carne sia servita con le sue Salsine d’accompagnamento: salsa verde e rossa, giardiniera, rafano e mostarda, persino il piccantissimo kren! Queste servivano per rendere più sapida la carne e per ovviare ai tagli troppo asciutti. Pochi sanno che la salsa verde è un prodotto della cucina reggiana. Fatto con prezzemolo, peperoni, acciughe, capperi, olio si contrappone al bagnet vert piemontese, dove la presenza dell’aglio è dominante.