C’è una continua diatriba tra i milanesi e i viennesi riguardo l’origine di questo piatto. Questa discussione ebbe inizio agli inizi del 1800 provocato anche dalle tendenze nazionalistiche date dall’annessione di Milano all’impero Austro Ungarico. Questa discussione continua anche oggi.
Si narra che il Maresciallo Radetzky fosse già appassionato di Cotoletta Viennese quando divenne comandante in capo a Milano. Una volta arrivato a Milano iniziò a gradire anche la versione Milanese. Infatti, la trovò così deliziosa da descriverla minuziosamente nei dettagli in una lettera indirizzata al Conte Attems, aiutante dell’imperatore Francesco Giuseppe. La lettera elogiava i milanesi, i quali hanno interpretato essa come un segno di identità culturale, e questo è spesso trasmesso attraverso le tradizioni culinarie.
Sfortunatamente, fuori dall’Italia il termine Cotoletta alla Milanese viene utilizzato per indicare pietanze e piatti che in realtà non sono fedeli alla ricetta originale.
Questo, perchè il vitello e in particolare il vitello da latte con osso non sono facili da trovare, se non in Francia, Spagna e altri paesi europei.
Infatti, la Cotoletta Milanese è preparata con carne di vitello da latte con l’osso impanata e fritta nel burro; mentre per la Cotoletta Viennese (Wiener Schnitzel) viene utilizza la carne di maiale senza l’osso e fritta nel lardo, molto simile alla variazione tedesca.
La Cotoletta alla Milanese è un secondo piatto ed è spesso servita con un contorno a base di patate al forno.
Tratto da Fettuccine Alfredo, Spaghetti Bolognaise & Caesar Salad di Maurizio Pelli.
Per info: The Culinary Clinic by Maurizio Pelli.