Le principali caratteristiche del Cacciatore sono legate alla certificazione di Denominazione di Origine Protetta: viene prodotto utilizzando materie prime esclusivamente italiane e nel pieno rispetto della ricetta tradizionale, che è appunto quella dei salamini che i cacciatori portavano con sé nelle bisacce durante le loro battute di caccia.
Si usano quindi come ingredienti solo i tagli nobili della carne di suino, sale, pepe e tradizionalmente un pizzico d’aglio, mai speziature forti.
Il salame, alla fine della stagionatura di almeno 10 giorni, deve poi possedere caratteristiche di aspetto, gusto e chimico-fisiche ben definite: pezzatura piccola (di solito sui 200 grammi); forma leggermente curva; consistenza compatta e non elastica; la fetta si presenta al taglio compatta e omogenea. Il colore è rubino uniforme, con granelli di grasso ben distribuiti, ed il gusto dolce e delicato, mai acido.
Con il termine Cacciatore e sue varianti (ad esempio cacciatorino) s’indicano “salami stagionati, di piccola taglia, tali da poter essere portati nella sacca del cacciatore, come piccolo pasto”. Una denominazione al tempo stesso chiara e misteriosa. Una primitiva origine etrusca dei “salami dei cacciatori”, risalente a circa venti secoli fa e diffusa a tutto il resto dell’Italia dai loro immediati discendenti, i Romani, giustifica la presenza di questi salami in tutta Italia.
Cacciatori e cacciatorini erano i salami che il cacciatore portava con sé, assieme al pane, durante le battute di caccia dato che era un cibo particolarmente adatto a quest’attività. Un alimento con una giusta dose di grasso fornitore d’energia e di proteine nobili ricche d’aminoacidi ramificati; sufficientemente salato per sopperire alle perdite di sale conseguenza di lunghe ed intense corse per inseguire la selvaggina.
Questo tipo di salame era disponibile in una forma “concentrata”, ma soprattutto di sapore sapido e gustoso, per un’alimentazione adatta al cacciatore. Per quanto riguarda le dimensioni, esse dipendevano dalla previsione sulla durata della caccia. In ogni caso le piccole dimensioni, riunite in fila (filzetta) erano le più adatte e gradite, quasi come le attuali “confezioni monodose”.
Le principali caratteristiche del Cacciatore sono legate alla certificazione di Denominazione di Origine Protetta: viene prodotto utilizzando materie prime esclusivamente italiane e nel pieno rispetto della ricetta tradizionale, che è appunto quella dei salamini che i cacciatori portavano con sé nelle bisacce durante le loro battute di caccia.
Si usano quindi come ingredienti solo i tagli nobili della carne di suino, sale, pepe e tradizionalmente un pizzico d’aglio, mai speziature forti.
Il salame, alla fine della stagionatura di almeno 10 giorni, deve poi possedere caratteristiche di aspetto, gusto e chimico-fisiche ben definite: pezzatura piccola (di solito sui 200 grammi); forma leggermente curva; consistenza compatta e non elastica; la fetta si presenta al taglio compatta e omogenea.
Il colore è rubino uniforme, con granelli di grasso ben distribuiti, ed il gusto dolce e delicato, mai acido.
Grazie a Consorzio Cacciatore