Il 2018 è stato un anno da record per i formaggi italiani, con un aumento dell’8% sulle quantità esportate: un dato storico mai registrato prima. Lo dice un’analisi Coldiretti, che rivela anche, insospettabilmente, che il primo paese consumatore di formaggi made in Italy è la Francia, seguita poi dalla Germania, dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti.

In cima alla lista dei 52 formaggi made in Italy tutelati dall’Unione Europea con il riconoscimento DOP e IGP svettano Grana Padano e Parmigiano Reggiano, i due formaggi italiani più richiesti all’estero. I più esportati e purtroppo anche i più contraffatti: Parmesan, Parmesao e Reggianito sono solo alcune delle imitazioni che ogni giorni alimentano il fenomeno dell’Italian Sounding. Un giro di affari che, nonostante la crescita dell’export, continua a costare al nostro paese oltre 90 miliardi di euro, pari al triplo del valore dell’export alimentare nazionale (fonte: Federalimentare, 2018).

Ma chi è davvero il re dei formaggi? Lo abbiamo chiesto alla community di I Love Italian Food, la più grande rete di amanti del cibo italiano nel mondo. Un sondaggio lanciato online che ha coinvolto oltre 30.000 persone da tutto il mondo, connesse principalmente da Stati Uniti, Brasile ed Europa.

Con il 59% dei voti, la community del 100per100 Italian ha decretato che il formaggio più amato è il Parmigiano Reggiano. 

E voi conoscete le differenze tra i due formaggi made in Italy più amati al mondo? Sono solo sei e ve le ricordiamo in maniera sintetica di seguito:

  1. la zona di produzione: il Parmigiano Reggiano è prodotto esclusivamente in  Emilia Romagna, nelle province di Parma, Reggio Emilia, Bologna, Modena e nella provincia lombarda di Mantova. Il Grana Padano ha un’area di produzione molto più ampia, che comprende Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto.
  2. L’alimentazione delle bovine: per il Parmigiano Reggiano deve essere esclusivamente fatta di erba cresciuta nella zona di produzione del formaggio, mentre per il Grana Padano le bovine possono essere alimentate anche con gli insilati.
  3. La lavorazione: il Grana Padano può essere prodotto con due lavorazioni al giorno, mentre per il Parmigiano Reggiano è concessa una sola lavorazione al giorno.
  4. Il caglio: per il Parmigiano Reggiano è solo di origine animale; quello per il Grana Padano può essere animale, vegetale o batterico.
  5. L’uso dei conservanti: il disciplinare di produzione del Consorzio del Parmigiano Reggiano vieta l’uso di qualunque conservante; per il Grana Padano l’uso di conservanti è ammesso: si usa solitamente il lisozima.
  6. La stagionatura: il Grana Padano è meno grasso del Parmigiano, arriva quindi a stagionatura prima. Infatti il Grana Padano diventa tale con 9 mesi di stagionatura, e può arrivare al massimo a 24 mesi; mentre il Reggiano deve avere almeno 12 mesi di stagionatura e può arrivare fino a 36 mesi (lo stravecchio).