Lorenzo Cogo, classe 1986, è lo chef stellato più giovane d’Italia.
Il suo cognome, in dialetto veneto, significa “cuoco”: un cognome, un destino.

Figlio e nipote di cuochi, intraprende questo cammino per pura passione ma con una grande determinazione nel raggiungere i suoi obiettivi prefissati.

Dopo la gavetta in alcuni ristoranti della sua zona, decide di intraprendere la strada della cucina internazionale spostandosi a Melbourne, nelle cucine di Vue du Monde, miglior ristorante d’Australia.
Da qui la sua conoscenza della cucina comincia a cambiare e si apre sempre di più alle influenze internazionali. Dal ristorante Vue de Monde, Lorenzo approda a Sydney nel famoso ristorante di Mark Best Marque Restaurant, per poi passare un breve periodo al famoso The Fat Duck di Heston Blumenthal a Londra.

Successivamente approda nel fantastico mondo della cucina giapponese grazie al grande chef Seji Yamamoto che gli insegna le fondamentali tecniche di lavoro e di sensibilità rispetto alle materie prima. Il Giappone rappresenta la svolta nella filosofia della cucina di Lorenzo.

L’avventura prosegue in Spagna, precisamente nei Paesi Baschi presso Etxebarri di Victor Arguinzioniz, dove impara la tecnica della griglia. Rimane qui un anno e mezzo fino a diventare il suo secondo chef.

Il resto del Mondo lo conosce ancora con piccole esperienze di periodi più o meno lunghi. Singapore, ancora Tokyo e alla fine Danimarca al primo ristorante al mondo, Noma.

Questo bagaglio internazionale di esperienze gli serve per portare a compimento il suo sogno: quello di aprire il suo ristorante personale nella terra dove è nato.

Nasce così nella primavera del 2011, El Coq, un nome che esprime il legame con la terra e la materia prima.

Il tentativo di Lorenzo è quello di portare un nuovo concetto nella cucina: la sua non è un tipo di cucina tradizionale ma è stata etichettata con l’appellativo “istintiva”, cioè nata attraverso la conoscenza dei propri mezzi, delle tecniche di lavorazione, del territorio e guidata dall’istinto.